È “normale” il comportamento del mio cane?

Questa domanda mi è stata rivolta moltissime volte, da tante persone diverse, che però avevano una cosa in comune: il dubbio di non sapere se il comportamento del proprio cane  con la crescita o con il tempo sarebbe migliorato da solo. Capita anche a te? Insieme proveremo a capire se il comportamento del tuo cane può essere considerato “normale”, oppure no. Partiamo osservando alcuni comportamenti solitamente fanno pensare.

Il tuo cane non ti ascolta….

  • è attento a tutto tranne a te
  • ha sempre il naso per terra
  • tira al guinzaglio verso tutto e tutti
  • non torna al richiamo
  • se lo sgridi continua imperterrito a fare ciò vuole

Non sa stare da solo…

  • distrugge se lasciato a casa o in auto da solo
  • abbaia se lasciato solo in una stanza
  • gratta la porta e le finestre o mordicchia i muri
  • sporca in casa (deiezioni) solo quando non ci sei
  • riarreda la casa e trasporta oggetti se lasciato solo
  • fa buche e distrugge la siepe quando è solo in giardino
  • distrugge i tuoi oggetti d’uso quotidiano (il telecomando, gli occhiali, le ciabatte) se è solo

Si agita, eccita, innervosisce…

  • non riesce a stare tranquillo e a rilassarsi in auto (sta in piedi e/o pigola per tutto il viaggio)
  • non vuole passare in un posto e si impunta sdraiandosi o cercando di tornare a casa
  • si nasconde in un posto specifico o nelle nicchie di casa
  • monta oggetti o persone
  • morde e strattona il guinzaglio quando sei in passeggiata
  • non si fa riprendere al guinzaglio quando lo chiami, ma arriva e ti gira intorno
  • abbaia e/o minaccia gli altri cani
  • abbaia e/o minaccia te, le altre persone conosciute o sconosciute

Come riconosci se un comportamento è “normale”?

I bisogni, i comportamenti ed anche i modi di esprimersi di ogni cane variano a seconda della razza, delle esperienze fatte o che hanno la possibilità di fare, del contesto in cui sono inseriti e della loro età.

Per aiutarti a capire se il comportamento del tuo cane può essere la manifestazione di un problema, puoi cominciare a considerarne:

  1. l’età  
  2. la durata del comportamento
  3. la frequenza 
  4. l’intensità.

L’età

 

Alcuni comportamenti sono adeguati in una fase della vita e non in un’altra.
Il comportamento del tuo cane è coerente con il periodo della sua fase evolutiva?
Se il tuo cane non sa gestire le sue deiezioni in modo appropriato a tre mesi, può essere ancora una difficoltà legata alla sua incapacità di gestire gli sfinteri, ma se lo stesso problema si presenta con un cane di otto mesi o otto anni, i motivi saranno da indagare per comprendere che cosa non sta funzionando.

Puoi avere dei dubbi se fa pipì:

  • sul tappeto
  • in casa se lasciato solo 
  • solo ed esclusivamente in un posto di casa o vicino casa 
  • quando lo si tocca, si interagisce con lui o quando incontra persone o le rivede dopo tempo

oppure se fa le feci in casa o fuori e magari le mangia, oppure mangia quelle degli altri.

I cuccioli, sono in grado di imparare come gestire le proprie deiezioni già dai sessanta giorni d’età, ma sono in grado di sporcare nei tempi e negli ambienti giusti, ovvero di trattenerla e magari chiamarti, solo dopo il quarto mese di età avranno un reale controllo degli sfinteri.
Solo allora potrai chiedergli di essere collaborativo e di imparare a chiedere di uscire se ne ha bisogno. 

Se il tuo cane ha meno di quattro mesi e sporca ancora in casa, possiamo definire il suo comportamento coerente con la sua età e definirlo così “normale”, se invece ha superato i 4 mesi e ancora sporca in casa totalmente o parzialmente, è corretto che tu inizi a porti delle domande sul perché questo comportamento sia presente, e quale significato può avere perché tu possa porvi rimedio nel più breve tempo possibile con l’aiuto di un professionista.

Se però il tuo cane è anziano e tutto d’un tratto inizia a non controllare urine e/o feci, allora hai bisogno di rivolgerti anche al medico veterinario per accertare l’origine del problema, che può essere di tipo cognitivo, ma anche fisiologico .

La durata

 

Le persone a volte mi chiamano per farsi aiutare anche dopo anni che convivono con un problema. Per certe cose la percezione del tempo è assolutamente soggettiva.

Per poter comprendere la durata di un comportamento puoi porti due domande:

  1. da quanto tempo la situazione va avanti?
  2. per quanto tempo si protrae il singolo evento quando si presenta?

Per rispondere alla prima domanda, porta l’attenzione sul momento in cui hai visto il tuo cane agire per la prima volta il comportamento disagevole (quanto tempo aveva? come era iniziato? da quel momento si è riproposto spesso?) e prova a pensare da quanto tempo realmente questo comportamento si presenta nelle varie situazioni o in condizioni specifiche.

A questo punto puoi rispondere alla seconda domanda: pensa a quanto dura l’evento in sé ogni volta che si presenta (è un episodio di qualche secondo oppure dura alcuni minuti? Una volta che il cane ha iniziato riesce a interrompersi da solo oppure ha bisogno che qualcuno intervenga? Dopo quanto tempo si interrompe? Nel darti le risposte, se ti sei accorto che l’episodio è accaduto un’ unica volta e per un breve momento, allora puoi stare sereno.  Se invece il comportamento si è presentato già diverse volte nell’arco del tempo, dura per minuti, allora è bene indagare i motivi per cui il tuo cane ha la necessità di esprimersi attraverso queste modalità.

Questi comportamenti “inappropriati” hanno origine dal bisogno del cane di comunicare con noi e di esprimere sé stesso, ma essendo l’uomo e il cane di due specie diverse, fatichiamo a trovare realmente un linguaggio condiviso.

Per il tuo cane così diventa complesso riuscire ad esprimere le proprie emozioni, i propri bisogni e desideri, e questo lo fa sentire incompreso e frustrato. Più tempo il tuo cane prova questa frustrazione o rabbia, meno il comportamento che ti crea disagio può essere definito come “normale”, anche se è un comportamento consono al suo stato interno, il modo migliore che lui ha trovato per cercare di stare meglio e farsi ascoltare.

La frequenza e l’intensità

 

Ci sono comportamenti che compaiono di punto in bianco durante la vita del tuo cane, altri che invece ti sembra di ricordare siano sempre stati presenti nella vostra quotidianità.
Il numero di volte in cui presenta un comportamento e l’intensità con cui lo fa, caratterizzano il tipo di disagio, più o meno marcato, che il cane prova in una data situazione, e possono essere veri e propri campanelli d’allarme per problemi comportamentali o patologici.

Sono molti i comportamenti che puoi rischiare di sottovalutare, magari perché buffi, inusuali o perché si presentano di rado. A volte, invece, gli stessi comportamenti vengono proposti in modo frequente o addirittura ripetitivo e schematico, rendendosi così più evidenti ai tuoi occhi:

  • inseguirsi o mordersi la coda o le zampe
  • ringhiare, anche senza mai arrivare al morso
  • mangiucchiarsi e/o  succhiarsi le zampe, i piedi, il fianco
  • inseguire luci e ombre
  • seguire il proprietario ovunque senza riuscire a staccarsene
  • ingoiare oggetti o parti di essi
  • nascondersi in un posto specifico o nelle nicchie della casa
  • non farsi prendere al guinzaglio
  • tirare tantissimo
  • abbaiare insistentemente 
  • ringhiare in presenza di cibo
  • tremare quando le persone lo guardano
  • restare immobile a fissare un punto per del tempo
  • scavare insistentemente
  • continuare ad andare avanti e indietro sullo stesso tragitto

Tutti questi comportamenti sono esempi che devono poter ricevere da te la giusta attenzione, sono situazioni per cui è bene che tu chieda aiuto, senza dare per scontato che siano delle leggere stranezze o che il cane stia semplicemente giocando.

Quando noti comportamenti che possono essere “particolari”, crearti un dubbio, metterti a disagio o quando pensi che il tuo cane possa essere in difficoltà, sappi che non sei solo! Puoi contattare un consulente riabilitativo e istruttore cinofilo e/o un medico veterinario esperto in comportamento, che possono esserti d’aiuto per identificare se ciò che stai osservando è un problema di comportamento o meno ed eventualmente guidarti in un percorso riabilitativo, per risolvere la situazione di disagio ed avere una vita più serena e soddisfacente da condividere con il tuo cane.

Il dubbio è l’inizio della saggezza (Cartesio)

Se non hai competenze di etologia e comportamento, come proprietario quello che puoi fare è iniziare a farti delle domande:

  • quali indizi ti sta dando il tuo cane?
  • qual è il reale motivo per cui sente la necessità di mettere in atto questi comportamenti?
  • come posso risolvere il problema e aiutare il mio cane migliorando la nostra vita?

Se, ad esempio, il tuo cane è agitato e ha comportamenti come:

  • mordicchiare mobili e porte
  • mordicchiarti mani e piedi
  • distruggere oggetti, e magari ingoiarne delle parti
  • accogliere tutti gli ospiti saltando loro addosso e appendendosi con la bocca ai vestiti o alle mani e alle braccia

puoi chiederti: è un cucciolo nella sua fase orale? Sta assaggiando le cose per conoscerle?
Devi sapere che ognuno di questi esempi può avere origini molto diverse e lontane dal bisogno fisiologico del cucciolo di usare la bocca per esplorare.

Da quanto tempo ha iniziato ad agire questo comportamento? Per quanto tempo lo protrae?
Se è successo solo una volta, puoi attendere senza grandi preoccupazioni, ma se è da tempo che lo riscontri e/o  dura per svariati minuti, questo è un problema.
Con che intensità lo manifesta? E quanto spesso lo ripete?
Se il tuo cane distrugge o mordicchia in modo significativo e di frequente, o magari sempre nella stessa situazione, allora è il momento di prendere in considerazione che ti stia chiedendo aiuto.

Per rispondere alla sua richiesta, hai l’enorme possibilità di portare i tuoi dubbi ad un professionista.Gli educatori, gli istruttori, i consulenti riabilitativi CReA, studiano e si formano per anni per poter rispondere alle tue domande. Ti possono insegnare ad osservare gli atteggiamenti del tuo cane, partendo da un nuovo punto di vista, così che tu possa comprenderlo e imparare ad aiutarlo.

Chiama Scuola CReA  al 333 8395308 – info@scuoalcrea.it e goditi la vita con il cane ancora più serenamente e intensamente.

Se hai letto questo articolo perché il tuo desiderio è diventare un consulente riabilitativo e lavorare con i cani con problemi di comportamento in modo efficace guarda questo video  http://bit.ly/Come_lavorare_con_i_cani_con_problemi_di_comportamento_CR_CReA

Daniela Panozzo

Responsabile di Scuola CReA
Consulente riabilitativo/istruttore cinofilo
Counselor professionista esperta nella relazione con gli animali